APPLICAZIONI DELLE BIOTECNOLOGIE IN CAMPO AGROALIMENTARE…
Scheda di Marco Mainardi
TRA PASSATO E PRESENTE
Fin dall’antichità l’uomo ha cercato di migliorare le caratteristiche agronomiche delle colture per ottenere una produzione qualitativamente maggiore.
Oltre alla tradizionale tecnica, nell'agricoltura classica, dell’incrocio tra individui dei due sessi, attendendo pazientemente la discendenza e selezionando l'esemplare dotato di tutte le qualità desiderate, l’ingegneria genetica consente oggi di creare una gamma più estesa di varietà vegetali con l’utilizzo di nuove tecniche quali la fusione dei protoplasti, la micropropagazione, l'embriogenesi somatica e il metodo dell'agrobacterium, che riescono ad introdurre caratteri più vantaggiosi in determinate colture, senza essere limitate dalle barriere fra specie o dalla mancanza di precisione delle tecniche di incrocio tradizionali.
PRODOTTI GENETICAMENTE MODIFICATI (O.G.M.)
Attraverso la modificazione genetica possono essere create colture (O.G.M.) con una maggiore resistenza a specifici erbicidi, agli insetti nocivi o alle malattie salvaguardando la qualità del prodotto stesso raccolto.
Tra le specie modificate geneticamente resistenti a erbicidi specifici con successo ricordiamo la patata e la colza. Da citare sono anche la soia e il mais transgenici, nei confronti dei quali si è accesa una grave polemica in quanto con lo sfruttamento della loro produzione verrebbero favoriti soprattutto gli interessi economici delle grandi multinazionali.
La soia transgenica copre attualmente il 60% del territorio mondiale coltivato a specie transgeniche e a produrla, negli USA, è principalmente la multinazionale Monsanto che ne detiene il brevetto. Stesso discorso vale anche per il mais transgenico prodotto soprattutto dalla corporation europea Ciba Geigy in U.S.A.
LA BIOTECNOLOGIA SU VIRUS E BATTERI
È possibile grazie all’utilizzo delle biotecnologie esercitare il cosiddetto "controllo biologico", ovvero utilizzare microrganismi modificati per il controllo di agenti infettivi e di parassiti. Il più famoso agente di controllo biologico è il Bacillus thuringensis, un batterio altamente nocivo per gli insetti (lepidotteri).
Mediante la tecnica del DNA ricombinante i geni del bacillus thurigensis vengono inseriti in varie specie di piante, dove trova espressione a livello dei tessuti.
Per limitare la diffusione di malattie microbiche, quali funghi e virus, si è intervenuti inoltre sul genoma di molte piante inserendovi i geni che codificano per le proteine del rivestimento esterno di particolari virus, rendendo le piante immuni ad essi.
LA MODIFICAZIONE GENETICA PER OTTENERE PRODOTTI "INDISTRUTTIBILI"
Grazie alle biotecnologie è possibile intervenire geneticamente su problemi vari riguardanti ortaggi e frutta, quali le ammaccature, i danni del freddo, l’eccessiva maturazione.
Si è ottenuto ad esempio un pomodoro che risulta non deperibile e che mantiene a lungo la sua tipica consistenza solida, sopprimendo al suo interno l’enzima poligatturonasi responsabile del degrado della parete cellulare.
Oggi esistono commercializzati negli USA pomodori biotecnologici non deperibili: il FLAVR SAVR e il FRESH WORLD FARM (FWS).
Il pomodoro FLAVR SAVR ottenuto con l'antisense technology, può restare sulla pianta fino apiena maturazione e affrontare le fasi di raccolta e trasporto conservando una buona consistenza solida.
Il pomodore FWS dura da trenta a quaranta giorni prima di deperire, grazie alla tecnica del DNA ricombinante mediante cui si introduce nei semi il gene che codifica il soppressore dell'enzima che produce l'etilene, responsabile della normale maturazione dei pomodori.
… E NELLA SILVICOLTURA.
COS’È LA SILVICOLTURA
La silvicoltura è una scienza che si occupa della conduzione dei boschi per cercare di ottenere legnami di alta qualità, continuità di produzione, conservazione e miglioramento del suolo.
LA BIOTECNOLOGIA APPLICATA AD ESSA
In tutto il mondo cresce la richiesta di derivati del legno.
La biotecnologia ricerca nuove soluzioni che riescano a migliorare ed aumentare la qualità e la produzione degli alberi i quali sono sempre in minor numero a causa di piogge acide, del disboscamento e dell’inquinamento dell’uomo.
Gli obbiettivi che gli scienziati si sono preposti sono l’aumento della produttività, della capacità fotosintetica e della resistenza a malattie ed insetti, lavorando principalmente su tecniche quali la micropropagazione, l'embriogenesi somatica o il trasferimento genico. Gli alberi hanno però tempi di generazione molto lunghi, quindi il miglioramento genetico sarà assai lento.
Vai al seguente link:
OGM in tavola